1. Homepage
  2. News
  3. Ambiente
  4. MUD

Cos'è il MUD e come viene disciplinato

Con l’acronimo MUD ci si riferisce al Modello Unico di Dichiarazione Ambientale. Si tratta della dichiarazione ambientale obbligatoria che i produttori di rifiuti (speciali e non) devono presentare annualmente. 

Il MUD ha lo scopo di controllare quanti e quali rifiuti vengono prodotti e come vengono smaltiti o avviati a recupero. Attraverso il modello di dichiarazione vengono denunciati i rifiuti prodotti dalle attività economiche, trasportati, intermediati, smaltiti, avviati al recupero e i rifiuti raccolti dal Comune, nell'anno precedente alla dichiarazione.

Chi ha l'obbligo di presentare il MUD?

L'organizzazione deve verificare la necessità di effettuare la dichiarazione MUD rifiuti.

Sono soggetti obbligati alla presentazione del MUD:

  • Chi effettua a titolo professionale raccolta e trasporto di rifiuti

  • Commercianti e intermediari senza detenzione di rifiuti

  • Imprese ed enti che effettuano recupero e/o smaltimento di rifiuti

  • Consorzi e sistemi riconosciuti per il recupero e il riciclaggio di imballaggi o di altri tipi di rifiuti

  • Produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi

  • Produttori iniziali di rifiuti speciali non pericolosi di cui all’art.184 co3 lettere c (attività artigianali), d (attività industriali), g (attività di recupero e trattamento rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue, rifiuti dall’abbattimento di fumi, dalle fosse settiche e dalle reti fognarie) che hanno più di 10 dipendenti.

 

Sono soggetti esclusi dall'obbligo di presentazione del MUD:

  • Produttori iniziali di rifiuti speciali non pericolosi le cui attività siano riconducibili a lettere diverse dalla c, d, g dell’art.184 co.3, a prescindere dal numero di dipendenti;

  • Produttori iniziali fino a 10 dipendenti, per i soli rifiuti speciali non pericolosi di cui all’art.184 co.3 lettere c, d, g.

  • Imprese che raccolgono e trasportano rifiuti speciali non pericolosi da loro stesse prodotti (cat. 2-bis dell’Albo Gestori Ambientali)

  • Imprese che applicano le procedure semplificate per la gestione dei RAEE di cui al DM 65/2010.

 

I seguenti soggetti:

  • Imprenditori agricoli di cui all’articolo 2135 del Codice civile produttori iniziali di rifiuti pericolosi (indipendentemente dal volume d’affari),

  • I soggetti esercenti attività ricadenti nell’ambito dei codici ATECO 92.02.01, 96.02.02, 96.02.03 e 96.09.02 che producono rifiuti speciali pericolosi, compresi quelli aventi codici CER 18.01.03*, relativi ad aghi, siringhe e oggetti taglienti usati,

  • Produttori di rifiuti speciali non pericolosi derivanti dalle attività di demolizione, costruzione e scavo (di cui all’articolo n. 184, comma 3, lettera b) del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.),

  • I produttori di rifiuti speciali pericolosi non rientranti in organizzazione di ente o impresa,

possono adempiere all’obbligo di presentazione del MUD con una delle seguenti modalità, tra loro alternative:

  • Con la conservazione progressiva per tre anni del formulario di identificazione di cui all’art. 193, comma 1, relativo al trasporto dei rifiuti o dei documenti sostitutivi previsti dall’art. 193

  • Con la conservazione per tre anni del documento rilasciato dal soggetto che provvede alla raccolta dei rifiuti nell’ambito del circuito di raccolta di cui all’art.183.

 

Quali sanzioni prevede la mancata presentazione del MUD?

Il comma 1 dell’art. 258 del decreto legislativo n. 152 del 2006,  prevede che chi non effettua la comunicazione ovvero la effettua in modo incompleto o inesatto è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da duemila euro a diecimila euro.

Se la comunicazione è effettuata entro il sessantesimo giorno dalla scadenza del termine, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da ventisei euro a centosessanta euro.