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Le esercitazioni antincendio nei luoghi di lavoro: un'occasione pratica per informare gli addetti

Le esercitazioni antincendio sono degli strumenti di prevenzione e gestione del rischio molto importanti. Sono un obbligo normativo per alcune specifiche attività, e – se ben organizzate – costituiscono un’occasione pratica per informare in modo concreto gli addetti alle emergenze sulle procedure da adottare in caso di incendio, e un’opportunità per testare l’efficacia delle procedure stesse.

In quali casi il Datore di Lavoro è tenuto ad organizzarle, e quali possono essere delle soluzioni pratiche da adottare durante lo svolgimento delle simulazioni?

Gli obblighi normativi sulle prove di evacuazione

I riferimenti normativi relativi agli aspetti gestionali di prevenzione incendi sono il D.M. 10 marzo 1998 e il D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 - art. 43. Troviamo lo specifico richiamo alle esercitazioni antincendio, denominate anche “prove di evacuazione” o “simulazioni di emergenza”, nell’allegato VII capitolo 7.4 del D.M. 10 marzo 1998:
Nei luoghi di lavoro ove […] ricorre l’obbligo della redazione del Piano di Emergenza connesso con la Valutazione dei Rischi, i lavoratori devono partecipare ad esercitazioni antincendio, effettuate almeno una volta l’anno, per metter in pratica le procedure di esodo e di primo intervento.

Le esercitazioni antincendio non sono sempre obbligatorie, ma il Datore di Lavoro può comunque effettuarle per promuovere lo sviluppo della sicurezza in azienda: è il caso del Modello OT\24 che - sia nel 2018 che 2019 – ha riconosciuto a 40 punti aggiuntivi alle aziende che, pur avendo meno di 10 dipendenti, scelgono volontariamente di redigere il Piano di Emergenza ed organizzare almeno una prova di evacuazione all’anno. In questo modo è possibile incrementare il punteggio, finalizzato alla riduzione del tasso INAIL.

 

Riepiloghiamo in uno schema i casi in cui ricorre l’obbligo di effettuazione delle esercitazioni antincendio:

Obbligo esercitazione antincendio

Svolgimento delle esercitazioni

Per svolgere le simulazioni di emergenza in modo corretto è fondamentale che il Datore di Lavoro definisca prima di tutto una serie di elementi:

  • La tipologia di emergenza da simulare (incendio, calamità naturale, ecc…), in modo da applicare una specifica procedura del Piano di Emergenza piuttosto di un’altra. È importante focalizzare l’attenzione su un elemento alla volta, per testarne l’efficacia e l’applicabilità. I vari scenari potranno essere concordati con gli addetti alla gestione delle emergenze in un briefing preparatorio all’esercitazione.
  • Il coinvolgimento nell’esercitazione anche di altre aziende presenti nel medesimo edificio: nello stesso sito produttivo potrebbe essere utile coinvolgere anche altri Datori di Lavoro, che in caso di emergenza reale si dovranno interfacciare tra loro. Se sono presenti degli impianti automatici di allarme antincendio, è importante inoltre richiedere la presenza di un tecnico che possa intervenire nel resettare e ripristinare l’impianto al termine dell’esercitazione.
  • I luoghi di lavoro interessati dalla simulazione e lavoratori coinvolti: si dovrà definire se l’esercitazione riguarderà tutti i luoghi di lavoro o solo uno specifico reparto, in relazione al ciclo produttivo, al mantenimento in ogni momento delle condizioni di sicurezza sul lavoro e alla limitazione dei disagi al pubblico e agli utenti esterni.

Aspetti da verificare durante le esercitazioni

Durante le simulazioni di emergenza il D.M. 10 marzo 1998 prevede che il personale venga coinvolto nell’attuare quanto segue:

  • Percorrere le vie di uscita
  • Identificare le porte resistenti al fuoco, ove esistenti
  • Identificare la posizione dei dispositivi di allarme
  • Identificare l’ubicazione delle attrezzature di spegnimento


All’attuazione degli obblighi normativi andrebbero aggiunti anche altri importanti elementi:

  • Attuare le modalità di allertamento interno ed esterno. Per allertamento interno si intende la comunicazione tra i vari addetti e l’eventuale coordinatore delle emergenze relativamente all’emergenza in atto. Per allertamento esterno si intende la richiesta di soccorso alla Centrale Unica 112 e il supporto successivo ai soccorritori esterni.
  • Monitorare il completo esodo dei presenti, ossia verificare che tutti i locali vengano controllati ed evacuati nel modo corretto, ovvero individuare eventuali lavoratori impossibilitati ad allontanarsi dai luoghi di pericolo

Modalità di svolgimento delle simulazioni di emergenza: le “prove a secco”

A seconda delle emergenze che si intendono simulare, gli scenari possono essere molteplici, ma talvolta impattanti sui luoghi di lavoro. Teniamo presente che le esercitazioni – come recita il D.M. 10 marzo 1998 – non devono essere svolte quando siano presenti notevoli affollamenti o persone anziane o inferme: è l’esempio di una struttura di tipo sanitario, quale una casa di riposo o un ospedale. In questo caso può essere utile effettuare una cosiddetta “prova a secco”, ossia l’emergenza viene simulata a tavolino con l’intervento da parte dei vari addetti secondo uno scenario immaginario. L’effettuazione della “prova a secco” non va ad interferire con l’attività lavorativa, ma allo stesso tempo consente di sperimentare le procedure di emergenza da parte degli addetti e di prenderne familiarità, fino a che in un secondo momento potrà essere effettuata un’esercitazione direttamente sul campo.

Le esercitazioni antincendio vanno viste come un’opportunità per tutti i lavoratori, che vanno coinvolti nelle misure di evacuazione con l’obiettivo primario di essere allenati e pronti ad intervenire nel miglior modo possibile in caso di emergenza reale.

Il tema di QSA Srl supporta le aziende nella pianificazione delle simulazioni di emergenza, dagli incontri di briefing con i lavoratori, allo svolgimento della simulazione stessa, con l’attivazione e verifica degli allarmi antincendio (laddove presenti) e l’organizzazione delle “prove a secco” nelle situazioni con particolari criticità che vanno affrontate prima di attuare la vera e propria evacuazione dei luoghi di lavoro.

Ing. Elena Zendron
Responsabile area sicurezza cantieri, antincendio ed eventi