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ETS2: cos'è, come funziona e cosa cambia per aziende e famiglie

A partire dal 1° gennaio 2025, entrerà in vigore il nuovo "European Emission Trading System 2" (ETS2), destinato a impattare in modo significativo aziende, PMI e famiglie. Questo sistema obbligherà le imprese a intraprendere un percorso verso la sostenibilità, ponendo una pressione concreta sulla riduzione delle emissioni di CO2. Tuttavia, se affrontata con un approccio strategico, questa sfida può trasformarsi in un'opportunità unica per innovare, ridurre i costi a lungo termine e acquisire un vantaggio competitivo nel mercato.

Cos'è l'ETS2?

L'ETS2, acronimo di European Emission Trading System 2, è un sistema introdotto dall'Unione Europea per ridurre le emissioni di CO2 nei settori degli edifici e del trasporto su strada. Nasce come estensione dell'attuale EU ETS1, che già regola industrie pesanti e compagnie aeree, ma con una differenza sostanziale: il suo focus principale è sui fornitori di energia e carburanti.

L'obiettivo è semplice ma ambizioso: ridurre le emissioni di gas serra incentivando economicamente le imprese a intraprendere un percorso verso la sostenibilità. A partire dal 2025, i fornitori saranno tenuti a monitorare e dichiarare le emissioni dei loro prodotti, per poi entrare pienamente nel sistema nel 2027, quando sarà obbligatorio acquistare crediti di emissione proporzionali alla CO2 generata.

Questo schema coinvolgerà in modo indiretto tutte le altre aziende e le famiglie che vedranno ricadere in parte su di loro i costi del sistema e si ritroveranno quindi di fronte a un aumento delle spese per energia e carburanti. Tuttavia, per chi saprà cogliere questa transizione come un'opportunità, l'ETS2 potrà rappresentare un volano per l'innovazione, la riduzione dei costi e un maggiore impegno verso la sostenibilità.

Come funziona l'ETS2?

A partire dal 2025, i fornitori di energia e carburanti saranno obbligati a monitorare e rendicontare la quantità di CO2 emessa dai loro prodotti. Questa prima fase servirà a raccogliere i dati necessari per comprendere l'entità delle emissioni nei settori interessati e preparare il terreno per l'implementazione completa del sistema ETS2.

L'obbligo di acquistare crediti di emissione sul mercato, tuttavia, entrerà in vigore solo a partire dal 2027. Da quel momento, ogni fornitore dovrà procurarsi una quantità di quote proporzionale alla CO2 generata dalla vendita dei propri combustibili o energia. Questo meccanismo renderà più costoso continuare a produrre elevati livelli di emissioni, incentivando i fornitori a cercare soluzioni più sostenibili, come l'adozione di energie rinnovabili o l'aumento dell'efficienza dei processi produttivi.

 

Per incentivare ulteriormente la decarbonizzazione, il numero di crediti disponibili sul mercato sarà limitato da un tetto massimo (cap) che verrà progressivamente ridotto nel tempo. Questo significa che, con il passare degli anni, i fornitori avranno meno quote a disposizione e dovranno competere per ottenerle, facendo aumentare il loro costo. Di conseguenza, ridurre le emissioni diventerà non solo un imperativo ambientale, ma anche una strategia per risparmiare sui costi.

Inoltre, le aziende che riusciranno a ridurre significativamente le proprie emissioni potranno ritrovarsi con un surplus di quote da vendere sul mercato ad altre imprese. Questo rappresenta un ulteriore incentivo economico: chi investe in sostenibilità può trasformare il risparmio energetico in una nuova fonte di reddito, contribuendo al tempo stesso alla transizione energetica dell'Unione Europea.

Trasformare una sfida in opportunità

L'ETS2 può sembrare un vincolo, ma per molte aziende rappresenta una straordinaria occasione per innovare e acquisire vantaggi competitivi:

Mitigazione dei costi:
Adottare fonti di energia rinnovabile e migliorare l'efficienza energetica può ridurre i costi legati all'acquisto di crediti.

Generazione di nuove entrate:
Le aziende che implementano progetti di riduzione delle emissioni (es. pannelli solari, riforestazione, flotte elettriche) possono certificare i propri risparmi di CO2 e vendere i crediti di carbonio sul mercato.

Reputazione e competitività:
Dimostrare un impegno concreto verso la sostenibilità migliora le percezione del brand e crea un vantaggio competitivo nei confronti di clienti e partner.

Ecco alcune azioni pratiche che le aziende possono intraprendere per prepararsi all'ETS2:

  • Riqualificazione energetica degli edifici:
    Interventi come l'isolamento termico, sistemi di riscaldamento efficienti e l'uso di fonti rinnovabili per l'energia.
  • Mobilità sostenibile:
    Sostituire le flotte aziendali con veicoli elettrici o ibridi e utilizzare carburanti alternativi per ridurre l'impatto ambientale.
  • Riduzione delle emissioni:
    Implementare strumenti per calcolare le emissioni di CO2, identificare inefficienze e intraprendere azioni mirate per ridurle, accedendo così a crediti di carbonio certificati.
  • Fondi europei:
    sfruttare il fondo sociale per il clima e altre risorse UE per finanziare progetti di sostenibilità e mitigare i costi della transizione.

Preparati al futuro della sostenibilità

Dal 2025, l'ETS2 richiederà alle aziende di iniziare a monitorare le emissioni, con un pieno avvio del mercato delle quote nel 2027. Questa nuova regolamentazione è molto più di un obbligo: è un'opportunità per le imprese di trasformarsi, innovare e trarre vantaggio economico dalla transizione energetica.

Non aspettare il 2027. Muoviti ora per ridurre le emissioni, sfrutta i benefici economici e posiziona la tua azienda come leader della sostenibilità.

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