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  4. il modello di organizzazione e gestione: l'integrazione tra i sistemi di gestione iso 45001, iso 14001 e il d. lgs. 231/01

Il MOG: modello di organizzazione e gestione della sicurezza

La Norma ISO 45001 “Occupational Health & Safety Management Systems – Requirements with guidance for use”, approvata a marzo 2018, rappresenta il nuovo standard internazionale per l’implementazione di Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS) certificabili da enti terzi. 
I Sistemi di Gestione della Sicurezza BS OHSAS e ISO 45001 creano una solida base sulla quale fondare un Modello di Organizzazione e Gestione (MOG) secondo il D.Lgs. 231/01.

Al fine di garantire la corretta applicazione delle misure per la salute e sicurezza dei lavoratori l’implementazione di un Sistema di Gestione della Sicurezza costituisce nelle aziende una necessità organizzativa.

Un Sistema di Gestione della Sicurezza ha lo scopo di strutturare l’organizzazione per la gestione sistematica di tutti i processiche hanno impatto sugli aspetti della sicurezza e costituisce il punto di partenza su cui l’azienda può fondare un Modello di Organizzazione e Gestione in conformità ai requisiti del D.Lgs. 231/01 e dell’art. 30 del D.Lgs. 81/08.

Il D.Lgs. 106/09, correttivo del D.Lgs. 81/08, con le modifiche apportate all’art. 16, precisa al comma 3 che l’obbligo di vigilanza in capo al datore di lavoro in ordine al corretto espletamento da parte del delegato delle funzioni trasferite si intende assolto in caso di adozione ed efficace attuazione del modello di verifica e controllo esimente per le sanzioni previsti dal D. Lgs. 231/01.

Il Modello di Organizzazione e Gestione, idoneo ad avere efficacia esimente dalla responsabilità amministrativa dell’Ente come previsto dal D. Lgs. 231/01, consente al Datore di Lavoro di dimostrare anche lo svolgimento della vigilanza verso i delegati, necessaria per garantire l’effettiva delega di funzione.

Cos’è il D.Lgs 231

Il D. Lgs. 231 è la norma che disciplina la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di responsabilità giuridica: l’azienda, come organizzazione, viene ritenuta co-responsabile del reato che comunque dal punto di vista penale è attribuito ad una o più persone fisiche. Per la prima volta il nuovo regime di responsabilità coinvolge, nella repressione degli illeciti penali connessi con la sicurezza e la salute dei lavoratori, il patrimonio degli Enti che abbiano tratto un vantaggio dalla commissione degli illeciti stessi.

L’art. 6 del D. Lgs. 231/01 stabilisce tuttavia che l’Ente abbia la possibilità di sottrarsi alla responsabilità sancita dall’art. 5 nell’ipotesi esimente in cui dimostri:

  • di aver adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto/reato “modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi”;
  • di aver affidato il compito di vigilare sul funzionamento, sull’efficacia e sull’osservanza del suddetto modello e sull’aggiornamento dello stesso, ad un “organismo di controllo interno all’ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo” (Organismi di Vigilanza - ODV).

L’interazione del MOG con gli altri sistemi aziendali

Il Modello di Organizzazione e Gestione, sia nella sua fase di realizzazione sia nella successiva fase di implementazione, rappresenta un completamento dei sistemi già presenti all’interno dell’azienda.

Il Modello 231 non si pone pertanto come uno strumento aziendale a sé stante ma risulta essere un sistema interattivo con il Sistema di Gestione per la Salute e Sicurezza dei lavoratori (ISO 45001) e con il Sistema di Gestione per l’Ambiente (ISO 14001).

L’azienda che intende garantirsi una corretta gestione aziendale e fruire dell’esimente deve dotarsi di un proprio esclusivo Modello 231.

Il Modello deve essere predisposto su misura della realtà organizzativa alla quale fa riferimento al fine di poter far fronte alle esigenze reali dell’organizzazione.

I vantaggi della corretta applicazione del Modello 231

L’adozione del Modello 231 ed il suo continuo aggiornamento ed applicazione evitano possibili azioni di responsabilità nei confronti degli amministratori che lo hanno adottato. Ecco alcuni vantaggi di una corretta implementazione del Modello 231:

  • Evitare il rischio di sanzioni (pecuniarie o interdittive) con potenziali gravissimi danni patrimoniali e d'immagine all’azienda;
  • Controllare i costi diretti e indiretti legati alla commissione dei reati;
  • Evitare il formarsi di pratiche corruttive all’interno della struttura aziendale, nonché di rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori e/o ambientali;
  • Mantenere la buona reputazione aziendale e la fiducia degli stackeholders;
  • Aprire nuovi mercati e creare vantaggio competitivo in uno scenario di business che sempre più premia comportamenti etici;
  • Mantenere il valore per gli azionisti.
  • Evitare infortuni sul lavoro, malattie professionali, incidenti ambientali, affidamento incauto di lavori, servizi, forniture, appalti e subappalti a fornitori inidonei e pericolosi.

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